L'ultimo ricordo erano le sue lacrime di gioia quando il 15 maggio 2004 cominciò la grande avventura dei mondiali 2010. A sei anni di distanza è ancora Nelson Mandela, uomo simbolo del Sudafrica, a segnare il cammino del grande evento, dando il benvenuto alla coppa del mondo che tra poco più di un mese 32 nazionali cominceranno a contendersi proprio nel paese africano: a Zurigo nel 2004, quando la Fifa scelse di portare per la prima volta in Africa la rassegna iridata del pallone, Mandela disse di sentirsi come un ragazzo di 15 anni.
Ora il primo presidente democratico della nazione, Madiba, ha passato il trofeo alla fondazione Mandela di Johannesburg. Per il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke è un momento molto speciale. "Mandela è stato uno degli artefici di questo mondiale, non dimenticheremo mai il momento in cui il Sudafrica è stato scelto come sede - ha detto Valcke - Madiba è il simbolo di questo nuovo e democratico Paese. Per noi non era scelta obbligata quella che, una volta arrivata la Coppa qui, passasse per prima da Mandela. Il suo desiderio sarebbe di vedere vincere i mondiali ai Bafana Bafana: noi speriamo sul serio di condividere con lui i successi della nazionale nello stadio".
"E' stato così bello vedere Madiba a Zurigo, con le guance rigate di lacrime, nel giorno in cui il Sudafrica ha vinto la sfida per ospitare i mondiali - ha detto Danny Jordaan, capo del comitato olimpico locale - Così è altrettanto emozionante riportagli il trofeo, il simbolo del calcio mondiale con il simbolo globale di umanità".
Nessun commento:
Posta un commento