Gli azzurri deludono. Sotto 1-0 pareggiano con Iaquinta su rigore. Ora bisogna battere la Slovacchia - Lippi: «Ancora poco fortunati»
NELSPRUIT - Si complica il cammino dell’Italia ai Mondiali di Sudafrica 2010. Gli azzurri nella seconda gara del Gruppo F non vanno oltre l’1-1 con la Nuova Zelanda e ora dovranno vincere con la Slovacchia per assicurarsi il passaggio agli ottavi di finale. La squadra di Lippi delude in avanti e subisce ancora una rete da calcio piazzato.
Gli "All Whites" passano subito in vantaggio, al 7’ Smeltz beffa la retroguardia azzurra, anche se in posizione di fuorigioco, e complicano le cose alla formazione di Lippi. Il pari arriva al 29’ con un rigore trasformato da Iaquinta. L’Italia con il lutto al braccio per ricordare Roberto Rosato, mitico stopper della generazione dei ’messicanì scomparso a 66 anni, scende in campo con la stessa formazione che ha giocato con il Paraguay ma con un modulo differente, un 4-4-2. La Nuova Zelanda di Herbert replica con un 3-4-3 molto difensivo, con gli esterni pronti a trasformare la difesa a 5. Primo tempo difficile per l’Italia con gli ’All Whites’ che partono meglio e mettono pressione agli azzurri con i palloni alti.
Al 7’ i neozelandesi passano in vantaggio. Punizione di Bertos verso l’area, tocca Reid di testa, devia anche Cannavaro e la palla giunge a Smeltz che da pochi metri tocca e anticipa Marchetti. La posizione di Smeltz era comunque di fuorigioco sul tocco di Reid, ma la terza guatemalteca non lo rileva. La squadra di Lippi accusa il colpo e ci mette alcuni minuti per riprendere il filo del gioco. Al 17’ occasione per Chiellini. Da azione d’angolo di Pepe il pallone deviato da Cannavaro arriva sui piedi del difensore che dal limite dell’area piccola svirgola incredibilmente. Al 22’ ci prova Zambrotta con una conclusione potente ma il pallone termina di poco alta sopra la traversa. La Nuova Zelanda si difende lanciando lungo appena è possibile con gli avanti che difendono molto spesso la sfera alzando troppo i gomiti. Al 27’ Italia vicina al pareggio: clamoroso palo colpito da Montolivo. Il centrocampista azzurro calcia benissimo dal limite ma il pallone si infrange sul palo interno.
Un minuto dopo cross da sinistra di Chiellini, Smith trattiene De Rossi per la maglia e l’arbitro assegna il tiro dal dischetto. Iaquinta al 29’ non sbaglia, spiazza il portiere e fa 1-1. La squadra di Herbert arretra ulteriormente il baricentro del gioco e al 45’ gli azzurri vanno vicini al vantaggio: conclusione potente di De Rossi con Paston che respinge e un difensore che manda in angolo. Lippi non è completamente soddisfatto della prestazione e si fa sentire. All’intervallo il ct cambia e passa al tridente inserendo Camoranesi per Pepe e Di Natale per Gilardino. Il bomber dell’Udinese ci prova subito in mezza girata ma è pronto Paston a respingere. Il fraseggio dell’Italia è lungo e costante ma non porta a conclusioni pericolose. Al 15’ lancio in profondità di De Rossi per Iaquinta che in area riceve palla, si gira e conclude al lato.
Subito dopo Lippi inserisce ancora una punta, Pazzini al posto di Marchisio. Ora ci sono tre punte vere in campo. Al 18’ su rimessa laterale respinge di testa Cannavaro e Vicelich di destro spedisce la palla fuori di poco alla destra di Marchetti. Al 25’ si rivede Montolivo: giocata in verticale di Camoranesi e conclusione angolata a potente del numero 22 azzurro respinta a mano aperta dal portiere neozelandese. Poco dopo contropiede azzurro con Montolivo a destra che cerca Pazzini, tocca Nelsen e arriva Di Natale il cui cross teso viene ancora spazzato da Nelsen. La pressione dell’Italia è costante ma i neozelandesi riescono a difendersi e al 38’ sfiorano il colpaccio. Wood salta Cannavaro e fa partire un velenoso diagonale che sfiora il palo alla sinistra di Marchetti. Camoranesi e Zambrotta ci provano nel finale ma è ancora reattivo Paston e la difesa neozelandese.
Lippi: «Ancora poco fortunati»
«Ancora una volta siamo stati poco fortunati, ma era una partita da vincere e non è che abbiamo fatto grandi cose. Qualcosa di più bisogna fare». Questa, a caldo, l’analisi della partita di Marcello Lippi al termine di Italia - Nuova Zelanda, che ha visto gli azzurri raccogliere un deludente pareggio, il secondo di questi Mondiali. «Anche oggi - ha detto il ct azzurro ai microfoni della Rai - alla prima palla in mezzo gli avversari hanno fatto gol. Poi siamo riusciti a raddrizzare la partita, ma era un match da vincerè». L’assenza di Pirlo si fa sentire: «Lui è un grande giocatore e ci darebbe una mano - ha concluso Lippi - ma non è ancora pronto».
Concorda Gianluca Zambrotta: «Abbiamo fatto una buona gara, abbiamo preso il gol nell’unica occasione avversaria, come successo con il Paraguay, su palla inattiva. Abbiamo dato tutto per cercare di vincere la partita, abbiamo creato tantissimo e ci è andata male».
Gli "All Whites" passano subito in vantaggio, al 7’ Smeltz beffa la retroguardia azzurra, anche se in posizione di fuorigioco, e complicano le cose alla formazione di Lippi. Il pari arriva al 29’ con un rigore trasformato da Iaquinta. L’Italia con il lutto al braccio per ricordare Roberto Rosato, mitico stopper della generazione dei ’messicanì scomparso a 66 anni, scende in campo con la stessa formazione che ha giocato con il Paraguay ma con un modulo differente, un 4-4-2. La Nuova Zelanda di Herbert replica con un 3-4-3 molto difensivo, con gli esterni pronti a trasformare la difesa a 5. Primo tempo difficile per l’Italia con gli ’All Whites’ che partono meglio e mettono pressione agli azzurri con i palloni alti.
Al 7’ i neozelandesi passano in vantaggio. Punizione di Bertos verso l’area, tocca Reid di testa, devia anche Cannavaro e la palla giunge a Smeltz che da pochi metri tocca e anticipa Marchetti. La posizione di Smeltz era comunque di fuorigioco sul tocco di Reid, ma la terza guatemalteca non lo rileva. La squadra di Lippi accusa il colpo e ci mette alcuni minuti per riprendere il filo del gioco. Al 17’ occasione per Chiellini. Da azione d’angolo di Pepe il pallone deviato da Cannavaro arriva sui piedi del difensore che dal limite dell’area piccola svirgola incredibilmente. Al 22’ ci prova Zambrotta con una conclusione potente ma il pallone termina di poco alta sopra la traversa. La Nuova Zelanda si difende lanciando lungo appena è possibile con gli avanti che difendono molto spesso la sfera alzando troppo i gomiti. Al 27’ Italia vicina al pareggio: clamoroso palo colpito da Montolivo. Il centrocampista azzurro calcia benissimo dal limite ma il pallone si infrange sul palo interno.
Un minuto dopo cross da sinistra di Chiellini, Smith trattiene De Rossi per la maglia e l’arbitro assegna il tiro dal dischetto. Iaquinta al 29’ non sbaglia, spiazza il portiere e fa 1-1. La squadra di Herbert arretra ulteriormente il baricentro del gioco e al 45’ gli azzurri vanno vicini al vantaggio: conclusione potente di De Rossi con Paston che respinge e un difensore che manda in angolo. Lippi non è completamente soddisfatto della prestazione e si fa sentire. All’intervallo il ct cambia e passa al tridente inserendo Camoranesi per Pepe e Di Natale per Gilardino. Il bomber dell’Udinese ci prova subito in mezza girata ma è pronto Paston a respingere. Il fraseggio dell’Italia è lungo e costante ma non porta a conclusioni pericolose. Al 15’ lancio in profondità di De Rossi per Iaquinta che in area riceve palla, si gira e conclude al lato.
Subito dopo Lippi inserisce ancora una punta, Pazzini al posto di Marchisio. Ora ci sono tre punte vere in campo. Al 18’ su rimessa laterale respinge di testa Cannavaro e Vicelich di destro spedisce la palla fuori di poco alla destra di Marchetti. Al 25’ si rivede Montolivo: giocata in verticale di Camoranesi e conclusione angolata a potente del numero 22 azzurro respinta a mano aperta dal portiere neozelandese. Poco dopo contropiede azzurro con Montolivo a destra che cerca Pazzini, tocca Nelsen e arriva Di Natale il cui cross teso viene ancora spazzato da Nelsen. La pressione dell’Italia è costante ma i neozelandesi riescono a difendersi e al 38’ sfiorano il colpaccio. Wood salta Cannavaro e fa partire un velenoso diagonale che sfiora il palo alla sinistra di Marchetti. Camoranesi e Zambrotta ci provano nel finale ma è ancora reattivo Paston e la difesa neozelandese.
Lippi: «Ancora poco fortunati»
«Ancora una volta siamo stati poco fortunati, ma era una partita da vincere e non è che abbiamo fatto grandi cose. Qualcosa di più bisogna fare». Questa, a caldo, l’analisi della partita di Marcello Lippi al termine di Italia - Nuova Zelanda, che ha visto gli azzurri raccogliere un deludente pareggio, il secondo di questi Mondiali. «Anche oggi - ha detto il ct azzurro ai microfoni della Rai - alla prima palla in mezzo gli avversari hanno fatto gol. Poi siamo riusciti a raddrizzare la partita, ma era un match da vincerè». L’assenza di Pirlo si fa sentire: «Lui è un grande giocatore e ci darebbe una mano - ha concluso Lippi - ma non è ancora pronto».
Concorda Gianluca Zambrotta: «Abbiamo fatto una buona gara, abbiamo preso il gol nell’unica occasione avversaria, come successo con il Paraguay, su palla inattiva. Abbiamo dato tutto per cercare di vincere la partita, abbiamo creato tantissimo e ci è andata male».
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