Vittek strapazza la difesa azzurra. Due volte. L'undici di Lippi, scuro in volto fin dalle prime battute, non reagisce. Non corre, non morde, non aggredisce. Poi quando Di Natale trova il fondo della rete per il 2-1, gli azzurri si squagliano un'altra volta. La Slovacchia segna un gol assurdo. Una rimessa laterale lunga oltre alla coppia centrale. Che resta ferma a guardare Kopunek, in campo da qualche secondo. Il ragazzo slovacco fa 3-1. Un Quagliarella impolverato da troppa panchina infila il pallonetto da fuori per il 3-2. Ma è già il 47'. Recupero inoltrato. All'ultimo respiro Pepe, libero sul secondo palo, avrebbe l'occasione per pareggiare. Ma il suo tiro finisce in bandiera. E' il sospiro finale sul Mondiale azzurro.
Mai così male dal 1974 Erano 36 anni che l'Italia non veniva eliminata al primo turno. Alla vigilia si speculava sul passaggio del turno con il pareggio, ma non è arrivato nemmeno quello. Due pareggi. E basta. In uno dei gironi più abbordabili di tutto il Mondiale. In quel 1974 l'Italia una vittoria la portò a casa, quella su Haiti. Poi il pareggio con l'Argentina e la sconfitta con la Polonia. Era il 23 giugno. Come oggi un giorno di meno. Il morale della Nazionale e del Paese tutto è sotto le suole. L'Italia questa volta si piazza ultima nel girone F. Avanti Paraguay e Slovacchia. Terzi i semiprofessionisti della Nuova Zelanda. Come debacle assomiglia molto a quella di Inghilterra '66. L'eliminazione con la Corea del Nord. I pomodori su Fabbri e la squadra di ritorno. Siamo a quel livello. Sul famoso "carro" di Lippi non ci monterà nessuno. Anzi, ci sarà la fila per scendere.
La partita L'Italia non parte neanche male. Al 1' Di Natale da 30 metri cerca la porta di destro, ma lo spiovente finisce alto. Sembra un segno. Non lo è. Al 6' Lancio di Durica, Vittek fa la sponda di testa per Hamsik che, da solo, a centro area colpisce malissimo. Al 25' gli azzurri capitolano. De Rossi sbaglia il disimpegno, Strba anticipa Montolivo e tocca profondo per Vittek che è libero dalla marcatura di Criscito e infila Marchetti: è l'1-0. L'Italia non si scuote. E' frastornata. Gli appoggi sbagliati si moltiplicano. Gli azzurri si perdono nel pressing elementare degli avversari. Prima dell'intervallo rischia di passare ancora la Slovacchia con il tiro da fuori di Strba e quello di Kucka. La fotografia dell'Italia è la girata di Montolivo a centro area che finisce in curva. Nella ripresa Lippi lancia Maggio e Quagliarella. Due che corrono, almeno. L'occasione migliore in avvio di ripresa capita all'11'. Maggio serve Di Natale in area e il capocannoniere del campionato italiano svirgola sul fondo. Quagliarella è vivo sulla sinistra, tenta sempre di saltare l'uomo. Al 22' ha la palla buona dopo un'uscita a vuoto di Mucha, spara a colpo sicuro. Ma Skrtel, appostato sulla riga, salva di ginocchio. Sulla panchina si urla al gol, il guardalinee dice no. Per lo sforzo gli azzurri si sbilanciano. Stoch è indemoniato. Prima brucia Cannavaro, ma conclude male. Poi serve Hamsik, ma Chiellini salva in scivolata. E al 28' l'Italia capitola un'altra volta. Cross basso di Hamsik, Vittek brucia Chiellini e batte Marchetti sul primo palo.
L'unico quarto d'ora da Italia Sul 2-0 nella testa degli italiani scatta qualcosa. Al 36' la miglior giocata del Mondiale. Quagliarella scambia con Iaquinta, che rende palla di tacco, l'attaccante del Napoli conclude. Mucha para, ma Di Natale è ben appostato e accorcia: 2-1. Quattro minuti dopo Quagliarella segna sotto misura, ma la rete è annullata per fuorigioco. Al 45', con gli azzurri tutti in avanti, la Slovacchia passa ancora. Rimessa laterale profonda, Chiellini e De Rossi non accennano nemmeno allo scatto, Kopunek, appena entrato, salta Marchetti in uscita. E' 3-1. sembra finita, ma Quagliarella al 47' beffa Mucha con un pallonetto da fuori area. E' l'ultima speranza. Che si infrange sul tiro al volo svirgolato da Pepe al51'.
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